Italia, Slovenia e Grecia in un progetto Europeo Erasmus+ di cooperazione per la realizzazione di un percorso formazione di operatori e formatori per l’Agricoltura Sociale e il suo marchio di qualità
Il progetto FARM’IN, finanziato dal Programma Erasmus + dell’Unione Europea (Progetto 2024-1-IT01-KA210-VET-000256203) mira a migliorare la qualità e il livello di innovazione del sistema di istruzione e formazione professionale in relazione all’Agricoltura sociale.
A tale scopo, il partenariato – coordinato da Agricoltura Capodarco, cooperativa sociale del Consorzio Coin, altro partner di progetto con Pribinovina, proizvodno in storitveno podjetje d.o.o. (Slovenia) e l’Achaia Chamber’s Development Entity (Grecia) – implementerà un avanzato modello di formazione per l’agricoltura sociale che offra un innovativo percorso didattico e porti a un cambiamento significativo nella modalità in cui viene concepita l’istruzione e la formazione professionale nel campo dell’agricoltura, concentrandosi sulle dinamiche sociali e ambientali e sull’inclusione socio-lavorativa di persone in varie condizioni di difficoltà o rischio di esclusione sociale.
Il progetto FARM’IN definirà e attiverà due corsi di formazione con metodologie e materiali didattici all’avanguardia rivolti a:
- formatori specializzati nell’agricoltura,
- operatori tecnici qualificati che, grazie a metodi e strumenti pratici innovativi, possano operare e insegnare con successo nel campo dell’agricoltura sociale.
Tali operatori, grazie alla formazione ricevuta e allo sviluppo di specifiche competenze, potranno contribuire attivamente all’inclusione lavorativa e sociale nel settore agricolo, concentrandosi sull’inclusione sociale di persone in stato di vulnerabilità e con minori opportunità nonché sull’innovazione.
Il risultato atteso è un incremento nel livello di competenza dei partecipanti, con un impatto diretto sulla loro capacità di operare efficacemente e in maniera sostenibile sul luogo di lavoro.
Essi saranno, infatti, in grado di trasferire le conoscenze e le competenze acquisite nel proprio lavoro quotidiano, promuovendo pratiche agricole sostenibili e pertanto contribuendo alla realizzazione degli obiettivi del Patto Verde Europeo.
Nel corso delle attività del progetto verranno formati 30 formatori attraverso una formazione pilota che si terrà in Italia (con la partecipazione in presenza di un formatore per paese coinvolto) in lingua inglese.
Tali formatori concluso il percorso formativo saranno in grado di formare a loro volta gli operatori sui vari territori, fornendo loro contenuti e strumenti operativi che tocchino il settore dello sviluppo sostenibile, dell’inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità o in condizioni di svantaggio e dell’agricoltura sociale.
Nella seconda fase dell’implementazione pilota dei curricula prodotti dal progetto, verranno realizzate delle formazioni pilota, una per paese, rivolta a 20 tra imprenditori agricoli, educatori, professionisti e operatori sociali interessati all’agricoltura e che intendano ampliare le proprie conoscenze e competenze con una formazione specifica nel campo dell’agricoltura sociale.
A garanzia delle competenze acquisite da coloro che hanno completato i percorsi formativi, verrà rilasciato un Marchio di qualità, che verrà definito nel corso del progetto.
Per tutte le attività che si svolgeranno in Italia, Coin metterà a disposizione del progetto il proprio network, in modo da poter garantire dei contributi sia in fase di definizione dei contenuti e delle metodologie da impiegare all’interno della formazione che per il coinvolgimento diretto nelle azioni programmate e in particolare per le formazioni pilota.
Per maggiori informazioni sul progetto, potete scrivere a progettazionesviluppo@coinsociale.eu oppure consultare il sito di progetto qui (il sito di progetto è in fase di sviluppo).
*Finanziato dall’Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell’Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l’Unione europea né l’EACEA possono esserne ritenute responsabili.